Don Claudio Maria Colombo

Prevosto e responsabile della C. P. di San Fermo

Un eccesso di enfasi (grande) accompagna la nostra festa.

Alla “festa” preferisco il termine e la realtà del “riposo”. Esso ha una costellazione fatta di tre stelle:

- l’altro che mi circonda (la natura col suo carico di bellezza e di scempio da riparare);

- l’io, col suo percorso in profondità (conosci te stesso);

- la terza stella: l’infinito di Dio, Mistero trascendente ineffabile e tremendo.

C’è una espressione poetica folgorante di Thomas S. Eliot, che rinvengo in alcuni versi dei suoi Quattro Quartetti: «Afferrare il punto di intersezione tra l’eterno e il tempo è un’occupazione da santo non tanto un’occupazione, ma qualcosa che è donato, e ricevuto... ». Ciò mi mette gioia. È il frutto prezioso che invoco per tutta la comunità per i prossimi giorni di festa (e di riposo).


Daniela Colombo

Sindaco Nerviano

Nell’imminenza della Festa Granda, desidero portare ai Garbatolesi i miei saluti e quelli dell’intera Amministrazione Comunale.

Mai come quest’anno, dopo un periodo di sospensione a causa della pandemia, è per me un grande piacere partecipare a un momento conviviale tanto atteso dall’intera Comunità nervianese e ritrovare tutti voi con i quali trascorrere alcuni giorni gioiosi e ricchi di iniziative.

Questa festa richiama alla mente sentimenti, rievocazioni e tradizioni che ci accompagnano da sempre e che ci spingono a onorare le nostre origini ricordando con tenerezza gli atti, le parole e le abitudini del passato.

Dove fioriscono le emozioni e si perpetuano i valori di una Comunità crescono anche le persone ed è per questa ragione che rivolgo un appello ai nostri giovani affinché restino testimoni della tradizione popolare preservandone la memoria storica.

Vorrei anche rivolgere un pensiero e un ringraziamento a tutti gli organizzatori e ai volontari che con impegno lavorano per la realizzazione di questo evento: ognuno di voi rappresenta una risorsa preziosa e un tassello insostituibile.

Grazie per questa bella festa e per il tempo che regalate alla vostra Comunità.



Dott. Maurizio Carcano

Ex medico di base di Garbatola

In occasione della Festa Granda di Garbatola vorrei approfittare per ringraziare gli organizzatori e Fabio Pravettoni per il pensiero che mi hanno rivolto nel giornalino della festa.

Purtroppo l'assistenza primaria sta andando in una direzione che mi è difficile condividere: il vecchio medico di famiglia verrà man mano sostituito da gruppi di medici che difficilmente potranno interagire nel rapporto medico/paziente/famiglia come accadeva in passato. Conoscere la famiglia e le sue problematiche spesso mi ha indicato la strada da percorrere per il bene dell'ammalato. Ogni paziente è stato per me unico e il mio pensiero spesso corre ad ognuno di loro, ai quali auguro di cuore di entrare in sintonia con il medico che mi ha sostituito.

Buona Festa e buon divertimento a tutti.


Sergio Parini

Assessore alla cultura delle tradizioni del Comune di Nerviano

Due anni senza Festa Granda sono stati un’eternità e il solo dare alle stampe l’immancabile opuscolo che avete tra le mani apre il cuore ad una ritrovata normalità, che possiamo percepire anche grazie a momenti comunitari quali sono le feste popolari.

Il mondo cambia velocemente e con esso i modi di vivere, usi e costumi si modificano anche nostro malgrado. L’etimologia della parola “tradizione” ci rimanda al concetto di “consegna”, “trasmissione”, nel senso genuino di trasferire di generazione in generazione i momenti che perpetuano il senso di appartenenza alla Comunità. In questo senso la Festa Granda è certamente uno degli eventi che meglio riassumono quella volontà dei garbatolesi di sentirsi gioiosamente un corpo unico. Sapori, odori, sensazioni, colori… per volontà della gente, senza imposizioni: dal basso come è normale che sia, ci si lascia S. Bartolomeo alle spalle e per una settimana si entra in un’atmosfera veramente particolare, costellata di appuntamenti ma soprattutto caratterizzata dalla voglia di “fare festa”.

Con la definizione di tradizione locale quindi si intende la trasmissione di quegli elementi della cultura di un popolo - o di una comunità – che vanno dalle notizie alle memorie, dalle usanze ai costumi, ai canti, alle danze, ai “riti”, definendone sostanzialmente l’iden-tità. In tutto questo una delle cose straordinarie che la Festa Granda ha saputo fare negli ultimi tre lustri è stato quello di “inventarsi” appuntamenti che possono ormai essere annoverati (appunto) come tradizionali, arricchendo un’offerta di eventi talmente variegata da appagare ogni gusto. Ed ecco allora che non si può iniziare la festa senza la cena Sota i Campan, così come ormai la Passeggiata sotto le Stelle è un appuntamento fisso per podisti seri, romantici camminatori e impenitenti tapascioni… per non parlare poi della Traversata dei Caimani e delle due ruote che – in forma di cicloturismo, mountain bike, Randonnee o Scatto Fisso – timbrano puntualmente la presenza ad ogni edizione.

Un rinnovamento nel solco della tradizione che ha permesso di coniugare piatti antichi a gusti più recenti e nuovi eventi che fanno da corollario ai momenti più sentiti che già venivano celebrati oltre due secoli fa.

È bello ritrovarsi: VivA Garbatola!

Fabio Pravettoni

Responsabile Comitato Festa

Finalmente ci siamo, finalmente è tornato il momento della Festagranda! Mai come quest’anno un momento tanto atteso e desiderato. Già, perché era il 2019 quando ci siamo ritrovati tutti insieme per l’ultima volta, e tante, troppe cose sono cambiate da quel settembre. «Paese vuol dire non essere soli», scriveva Cesare Pavese, e invece quanto siamo stati soli in questi ultimi anni? Ricordiamo tutti quel silenzio assordante la sera, rotto solo dal suono delle innumerevoli autoambulanze che correvano sulla statale. Ripenso ai pomeriggi di clausura quando qualcuno per combattere contro la voce che dall’altoparlante richiamava al rispetto delle regole, rispondeva con l’Hallelujah di Jeff Buckley, ho ancora i brividi al solo pensiero. Tante cose sono cambiate da quel lontano 2019 e vorrei personalmente dedicare questa festa a due persone in particolare, due garbatolesi doc: il primo, concedetemelo, è il caro Damiano, o Gnappo come abbiamo iniziato a chiamarlo noi suoi fratelli grandi dell’oratorio, un ragazzo straordinario con il quale abbiamo condiviso tanto, tantissimo, dalle giornate di oratorio estivo, alle gite, allo sport, alle serate di festa, a questi ultimi anni in cui ci si vedeva meno ma sempre con la stessa intensità di cuore, ciao Damiano; la seconda dedica, a nome di tutta la comunità che credo condividerà con me questo sentimento, va a una persona che fortunatamente è ancora tra noi, ma vesti diverse, non più correndo su e giù per il paese a rispondere a ogni chiamata, non più dietro quel suo camice bianco, ma in una veste più casalinga ed è giusto che sia così. Grazie per il tanto bene che hai voluto a questa nostra piccola comunità e per la incredibile disponibilità che hai dimostrato in questi molti anni, sarà impossibile sostituirti. Sei stato l’ultimo medico del paese e tutto il paese ti dovrà per sempre riconoscenza, quindi buona meritata pensione e buona festa grande Dott. Maurizio.

La nostra comunità è una comunità strana, che sta cambiando molto, atipica con il suo essere un’isola, quasi dimenticata, nel pieno dello sprawl metropolitano, una comunità dalle radici solide, una comunità che si tramanda da secoli delle tradizioni, e la festa del paese è certamente una di queste. E mentre tutto sta cambiando così velocemente sotto i nostri occhi, proprio la festa, con i suoi riti e i suoi ritmi, può e deve di colpo tornare ad avere un ruolo fondamentale: il momento in cui fermarci per incontrare l’altro, in cui sedersi insieme e ritrovarsi per ricordare il passato e soprattutto per costruire il futuro. Ai tanti che verranno in queste sere da altri paesi vorremmo dire benvenuti.

Non sarà questa una festa dagli effetti speciali, sarà una festa più piccola rispetto gli anni scorsi, magari faremo anche più fatica a servirvi, ma sarà sicuramente una festa vera e una festa dai numeri straordinari. Innanzitutto il numero venticinque. Già, perché se nell’ultima edizione aveva compiuto un quarto di secolo la rassegna giovanile Fuori di Festa, quest’anno compie venticinque anni la Passeggiata sotto le Stelle: buon compleanno passeggiata! Un altro numero importante, direi quasi sensazionale, è il centocinquanta: tanti infatti saranno i collaboratori che a diverso titolo ruoteranno attorno alla festa in queste serate. Pensate che a Garbatola siamo circa 1500 residenti, vuol dire che il 10% della popolazione collabora alla buona riuscita della manifestazione. Insomma è come se nei comuni vicini, tutti molto più grandi, per le loro feste si riuscisse ad avere una squadra di 800, 900 persone. A tutti i centocinquanta collaboratori va pertanto il nostro più sentito grazie!

Otto saranno i giorni della festa, da domenica a domenica e otto saranno i concerti, tra musica sacra, in Chiesa, blues, punk rock e folk. Centocinquanta saranno poi i posti della cena inaugurale, con la consueta grande tavolata sota i campan di domenica 28 agosto – per cui affrettatevi con le prenotazioni –. Oltre mille, millecentocinquanta per la precisione, saranno i posti prenotabili per cenare da mercoledì 31 agosto a domenica 4 settembre, e più di duemila i pasti che serviremo. Duecento i chilogrammi di trippa che i nostri “druidi” cucineranno. Tre saranno i momenti dedicati al dibattito e all’attualità, che quest’anno abbiamo chiamato speacker corner. Quattro le manifestazioni sportive, dalla ormai attesissima, e unica in tutto il Canale Villoresi, Traversata dei Caimani, duemila metri a nuoto da Nerviano a Garbatola, passando per il Triathlon super sprint, la tre ore di Mountain bike e la Passeggiata sotto le stelle. Quattro come le serate di Fuori di Festa, da giovedì a domenica, e quattro come il giorno di chiusura della Festa, domenica 4 settembre, il giorno in cui la sera, dopo le premiazioni di tutti i concorsi, torneranno i fuochi di artificio a salutare questa calda estate che sta per finire, e a dare il benvenuto al nuovo anno lavorativo e all’autunno entrante. E allora buona lettura, vi aspettiamo numerosi come sempre.

Viv-a Garbatola! Viva la Festa!